mercoledì 13 ottobre 2021

Sindacato, un appellativo che oggi confonde!

 

Sindacato Autonomo Nazionale Marittimi


Non appena si parla di Sindacato, oggi, drizzano i capelli e si accappona la pelle di tutte le persone. Ebbene sì, d'accordissimo! Perché è da anni che i lavoratori sono rappresentati, per la maggior parte, dai cosiddetti Sindacati maggiormente rappresentativi, ovvero, dalla CGIL, CISL e UIL. Notizie di corruzione ne abbiamo tante, grazie a quelle testate giornalistiche non appartenenti a lobbies, massonerie o partiti politici, che vedono implicati personaggi sindacali. Ora, qui, non si vuole parlare degli altri Sindacati, ma con forza vogliamo mettere a conoscenza, di chi legge e di chi vuole conoscerci, il nostro "Modus Operandi",  la strada che abbiamo scelto di percorrere e del perché sosteniamo, con altrettanta forza, essere "tutta un'altra cosa" nel fare sindacato.

MODUS OPERANDI: Premettendo che sì, siamo un Sindacato e rappresentiamo tutti i lavoratori, anche se siamo nati, in un primo momento, solo come rappresentanti dei Marittimi, per cui operiamo per la difesa e la salvaguardia della dignità dei lavoratori. Quanto detto può sembrare scontato, ma c'è una differenza abissale, che abbiamo fatto nostra e deciso di non fermarci davanti a niente e nessuno, nella difesa di ogni singolo lavoratore, ovvero, difendere LA DIGNITA' DELLA PERSONA UMANA. Per noi difendere la dignità ad un lavoratore significa portargli rispetto e sostenerlo nella salvaguardia e difesa del proprio posto di lavoro. Oggi, i lavoratori sono il bancomat dei sindacati, cosiddetti, maggiormente rappresentativi. 

LA STRADA CHE ABBIAMO SCELTO DI PERCORRERE: Non sappiamo quando, ma stiamo lavorando per un rinnovamento del Sistema Sindacale a livello nazionale, attraverso l'appoggio di una Parlamentare, che sostiene il nostro sindacato, attraverso una Interrogazione alla Camera dei Deputati, chiedendo una modifica della Legge che ne regola la funzione operativa e rappresentativa dei sindacati confederali. 

SIAMO, TUTTA UN'ALTRA COSA: Riteniamo di essere "Tutta un'altra cosa" nel modo di difendere il lavoratore e mai ci vedranno scendere in piazza con cori e bandiere sotto le Prefetture, i Palazzi Istituzionali, ecc..., ma dalla semplice lettera inviata alle aziende, se ci permettono di confrontarci e trovare la soluzione a tutela del posto di lavoro del nostro iscritto, bene, ma viceversa, procediamo con richiesta di intervento presso l'Ispettorato del Lavoro e se a seguire si va verso una conciliazione, sempre che tuteli il nostro iscritto, bene, viceversa, si passa alle vie legali e sconti per nessuno. 

QUESTI SIAMO NOI.

Ma non siamo solo un semplice Sindacato. Offriamo altri servi e siamo in ricerca di tanto personale per diverse mansioni e funzioni lavorative in tutto il territorio nazionale. Alla nostra pagina "Lavora con noi" maggiori dettagli, per chi decide di voler contribuire ed affiancarci a lottare per il rinnovo del sistema sindacale. Questa non è solo una semplice offerta di lavoro oppure una buona opportunità da cogliere al volo, ma una promessa di dura battaglia alla corruzione ed a ogni sistema di lobbismo, massoneria presente all'interno dei luoghi di lavoro.

martedì 12 maggio 2020

UN'ALTRA FREGATURA PER I MARITTIMI


Sindacato Autonomo Nazionale Marittimi

UN'ALTRA FREGATURA PER I MARITTIMI


Ebbene sì, cari amici, colleghi e lettori tutti. Oggi voglio mettervi a conoscenza di un'altra fregatura per i lavoratori del settore Marittimo, si tratta del FONDO SOLIMARE. Cos'è?: dal sito dell'INPS si evince che - Il decreto del Ministro del lavoro e delle politiche sociali di concerto con il Ministro dell'economia e delle finanze 8 giugno 2015, n. 90401, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale 17 agosto 2015, n. 189 e successivamente modificato e integrato dai decreti interministeriali 23 maggio 2016, n. 95933 e 17 maggio 2017, n. 99295, ha istituito il Fondo di solidarietà per i lavoratori del settore marittimo - SOLIMARE. Il Fondo è una gestione dell'INPS, non ha personalità giuridica e gode di autonomia finanziaria e patrimoniale (circolare INPS 23 novembre 2017, n. 173). 

Ora, senza entrare nei meandri tecnici e burocratici, di come viene spiegato cos'è il FONDO SOLIMARE, nella semplicità saprete chi ne può beneficiare e le condizioni per  l'accesso. Dunque, il sottoscritto è un marittimo e come tutti i marittimi sanno, nelle buste paghe, mensilmente troviamo una voce, appunto, fondo solimare e ci viene applicata una trattenuta, cioè ogni marittimo contribuisce ad incrementare il Fondo, istituito per far fronte alle necessità dei lavoratori e come contributo di partecipazione al Fondo stesso. Dunque, a beneficiarne del Fondo sono tutti i lavoratori marittimi, il personale amministrativo e di terra. In quale occasione si può ricorrere al Fondo?Il Fondo provvede all’erogazione di un assegno ordinario a favore dei lavoratori marittimi e del personale amministrativo e di terra delle imprese armatoriali interessati da (1) riduzione dell'orario di lavoro o da (2) sospensione temporanea dell'attività lavorativa , in maniera limitata, in caso di (3) riorganizzazione aziendale e di (4) crisi aziendale, secondo le cause previste dalla normativa in materia di Cassa Integrazione Guadagni Ordinaria (CIGO) o Straordinaria (CIGS). Per cui, per poter usufruire dell'assegno di solidarietà, si devono verificare le condizioni ai punti (1), (2), (3) e (4), condizioni che, per le imprese armatrici, difficilmente possono verificarsi.
Allora, carissimi amici e colleghi, mi sorge una domanda: E della quota trattenuta in busta paga come contributo al Fondo Solimare che beneficio posso avere? Anche se si tratta di una piccola somma, dovrebbe essere trattenuta su base volontaria oppure si cambiano i parametri per poterne beneficiare. La fregatura stà nel Modus Operandi dei Sindacati Confederali e nel benestare che lo Stato ha dato loro di essere indicati come sindacati "Maggiormente rappresentativi" dei lavoratori, ma ad oggi è proprio una fake News. E' stato convenuto di costituire il Fondo di Solidarietà Bilaterale del settore marittimo - SOLIMARE, con un accordo sindacale nazionale stipulato in data 24 marzo 2014 tra Confitarma, Fedarlinea, Federimorchiatori e FILT-CGIL, FIT-CISL e UIL TRASPORTI, in applicazione delle disposizioni di cui all'art. 3, comma 4, della Legge 92/2012. 
Cari marittimi, bene! Fin quando non decidete di alzare la testa e difendere i vostri diritti e salvaguardare la vostra dignità nelle aziende e di smettere ad aver paura di perdere il posto di lavoro, ovviamente, l'invito e di agire in gruppo e mai da soli, allora la darete sempre vinta alle Lobby, ai Massoni, continuando a favorire sempre più la corruzione nei luoghi di lavoro. E sappiatelo, la colpa non è sempre degli altri........ Chi ha orecchie per intendere, intenda! Ad maiora!

                                                              IL PRESIDENTE

giovedì 20 febbraio 2020

NUOVO SETTORE DI RAPPRESENTANZA - Autotrasporto, Spedizione Merci e Logistica









SETTORE AUTOTRASPORTO, SPEDIZIONE MERCI E LOGISTICA
                                     *****************                                   

Una nuova sfida ci apprestiamo ad affrontare nel settore dell' autotrasporto, della spedizione merci e della logistica. Con noi, le Aziende, i Consorzi e le Cooperative, possono trovare dei collaboratori, se tra i loro dipendenti ci sono dei nostri soci-iscritti ai quali vengono rispettati i loro diritti di lavoratori, perché in caso contrario ci conosceranno come degli acerrimi nemici. Il S.A.NA.MAR. Non cerca lotte con le aziende, ma pretende che vengano rispettati i diritti e salvaguardata la dignità dei lavoratori. Siamo i sostenitori della Legalità contro ogni forma di lobbismo, massoneria, corruzione e tipologia di mafie. Siamo impegnati a contrastare questo sistema illegale all'interno delle Aziende e ci vuole tanto coraggio ed è per questo che siamo aperti a tutti coloro che sono disposti a mettere la faccia, non aver paura delle Aziende e tanto meno di perdere il posto di lavoro. 
Oggi 20 Febbraio 2020 ci affacciamo su questi nuovi settori e stiamo lavorando per ampliare il nostro raggio d'azione. Ogni lavoratore per Noi rappresenta un'opportunità per scardinare il sistema corruttivo che si è insinuato da diversi decenni nei settori lavorativi, col contributo dei sindacati collusi e corrotti ed oggi è giunto il tempo di dire BASTA..... per difendere i propri DIRITTI e che nessuno più si faccia calpestare la propria DIGNITA'. 
Vi aspettiamo coraggiosi!
                                                       IL Presidente

martedì 10 dicembre 2019

STORIE DI LAVORATORI



Sindacato Autonomo Nazionale Marittimi
e settori diversi.


Con questo Post, diamo la possibilità a tutti i lavoratori che si trovano in condizioni di discriminazione, stress dovuto ad orari di lavoro, licenziati illegittimamente ed in altre condizioni in cui ci si sente schiavizzati nel proprio luogo di lavoro, di scrivere nella sezione sotto, [Posta un commento], la propria storia, cioè di raccontare come si è venuti a trovare nella condizione che li ha costretti a subire le angherie del datore di lavoro oppure di essere stati licenziati illegittimamente o altro. 

Raccomandazioni nella stesura del racconto:
Inserire solo il vostro Nome, la vostra età, la Città e la vostra e-mail.

Grazie per chi desidera condividere la propria storia.
Condividete questo Post con tutti i vostri amici e colleghi.
Col S.A.NA.MAR., tutti hanno la possibilità del riscatto personale.
Per info: segreteria.sanamar@outlook.it

giovedì 5 dicembre 2019

POVERI LAVORATORI - IL SENTIMENTO DELLA PAURA.




Sindacato Autonomo Nazionale Marittimi



LA PAURA
Che cos'è la paura?
Con questo termine si identificano stati di diversa intensità emotiva che vanno da una polarità fisiologica come il timore, l'apprensione, la preoccupazione, l'inquietudine o l'esitazione sino ad una polarità patologica come l'ansia, il terrore, la fobia o il panico.
Il termine paura viene quindi utilizzato per esprimere sia una emozione attuale che una emozione prevista nel futuro, oppure una condizione pervasiva ed imprevista, o un semplice stato di preoccupazione e di incertezza.
L'esperienza soggettiva, il vissuto fenomenico della paura è rappresentata da un senso di forte spiacevolezza e da un intenso desiderio di evitamento nei confronti di un oggetto o situazione giudicata pericolosa. Altre costanti dell'esperienza della paura sono la tensione che può arrivare sino alla immobilità (l'essere paralizzati dalla paura) e la selettività dell'attenzione ad una ristretta porzione dell'esperienza. Questa focalizzazione della coscienza non riguarda solo il campo percettivo esterno ma anche quello interiore dei pensieri che risultano statici, quasi perseveranti. La tonalità affettiva predominante nell'insieme risulta essere negativa, pervasa dall'insicurezza e dal desiderio di fuga.
Da dove nasce la paura? Dai risultati di molte ricerche empiriche si giunge alla conclusione che potenzialmente qualsiasi oggetto, persona o evento può essere vissuto come pericoloso e quindi indurre una emozione di paura. La variabilità è assoluta, addirittura la minaccia può generarsi dall'assenza di un evento atteso e può variare da momento a momento anche per lo stesso individuo. Essenzialmente la paura può essere di natura innata oppure appresa. I fattori fondamentali risultano comunque essere la percezione e la valutazione dello stimolo come pericoloso o meno.
Paure innate
Originano da
  • stimoli fisici molto intensi come il dolore oppure il rumore;
  • oggetti, eventi o persone sconosciuti dai quali l'individuo non sa cosa aspettarsi e neppure come eventualmente affrontare;
  • situazioni di pericolo per la sopravvivenza dell'individuo o per l'intera specie: l'altezza, il buio, il freddo, l'abbandono da parte della figura di attaccamento;
  • circostanze in cui è richiesta l'interazione con individui o animali aggressivi.
Esempi di paure tipicamente innate sono: la paura degli estranei, del buio, la paura per certi animali (ragni e serpenti), il terrore alla vista di parti anatomiche umane amputate.
Paure apprese
Riguardano una infinita varietà di stimoli che derivano da esperienze dirette e che si sono dimostrate penose e pericolose. Il meccanismo universale responsabile dell'acquisizione di paure apprese viene definito condizionamento, che può trasformare un qualunque stimolo neutro in stimolo fobico, mediante la pura associazione per vicinanza spaziale e temporale ad uno stimolo originariamente fonte di paura.

Come il corpo manifesta la paura?
La faccia della paura si manifesta in un modo molto caratteristico: occhi sbarrati, bocca semi aperta, sopracciglia avvicinate, fronte aggrottata. Questo stato di tensione dei muscoli del viso rappresenta l'espressione della paura che è ben riconoscibile anche in età precoce e nelle diverse culture.
Le alterazioni psicofisiologiche sembrano differenziarsi fra quelle che si associano a stati di paura intensi, come il panico e la fobia, e quelle invece concomitanti alla
preoccupazione e all'ansia. Precisamente, uno stato di paura acuta ed improvvisa caratteristica del panico e della fobia, si accompagna ad una attivazione del sistema nervoso autonomo parasimpatico, si ha quindi un abbassamento della pressione del sangue e della temperatura corporea, diminuzione del battito cardiaco e della tensione muscolare, abbondante sudorazione e dilatazione della pupilla. Il risultato di tale attivazione è una sorta di paralisi, ossia l'incapacità di reagire in modo attivo con la fuga o l'attacco. La funzione di questa staticità indotta dallo stimolo fobico sembra quella di difendere l'individuo dai comportamenti aggressivi d'attacco scatenati dalla fuga e dal movimento. Paradossalmente, in casi estremi, tale reazione parasimpatica può condurre alla morte per collasso cardiocircolatorio. Stati di paura meno intensi invece attivano il sistema nervoso simpatico, per cui i peli si rizzano, ai muscoli affluisce maggior sangue e la tensione muscolare ed il battito cardiaco aumentano; il corpo è così pronto all'azione finalizzata all'attacco oppure alla fuga.
Quali sono le funzioni della paura?
Sicuramente, la paura ha una funzione positiva, così come il dolore fisico, di segnalare uno stato di emergenza ed allarme, preparando la mente il corpo alla reazione che si manifesta come comportamento di attacco o di fuga. Inoltre, in tutte le specie studiate l'espressione della paura svolge la funzione di avvertire gli altri membri del gruppo circa la presenza di un pericolo e quindi di richiedere un aiuto e soccorso. Dal punto di vista biologico - evoluzionista sia il vissuto soggettivo, attraverso i processi di memoria e di apprendimento, sia le manifestazioni comportamentali, indifferentemente fuga, paralisi o attacco, che le modificazioni psicofisiologiche (attivazione parasimpatica o attivazione simpatica) tendono verso la conservazione e la sopravvivenza dell'individuo e della specie. Ovviamente, se la paura viene estremizzata e resa eccessivamente intensa, diventando quindi ansia, fobia o panico, perde la funzione fondamentale e si converte in sintomo psicopatologico.
Come guarire dalla paura?
La paura, come abbiamo detto, ha un alto valore funzionale, finalizzato alla sopravvivenza. Per esempio, ricordarsi che quel tipo di animale rappresenta un pericolo perché aggressivo e feroce oppure velenoso, costituisce un innegabile vantaggio. Oppure, preparare il proprio corpo ad un furioso attacco o ad una repentina fuga può in certi casi garantire la sopravvivenza. Infine, anche uno stato di paralisi da paura può salvarci dall'attacco di un feroce aggressore che non attende altro che una nostra minima reazione. Quindi le cure contro la paura si rivolgono solo a quei casi in cui essa rappresenta uno stato patologico, come ad esempio attacchi di panico o di ansia di fronte ad uno stimolo assolutamente non pericoloso.


Osservazione: 

Leggendo bene l’articolo, si evidenziano vari stati emozionali di soggetti che fanno certe esperienze, inducendoli in uno stato di PAURA. Ora, senza voler dare o voler tentare di fare un’osservazione scientifica sulla PAURA, in quanto già sufficientemente esposto bene nell’articolo, facendo riferimento alla PAURA, CHE TANTI LAVORATORI PROVANO, NEL RIVENDICARE I PROPRI DIRITTI AI LORO DATORI DI LAVORO.  

ECCO LA PAURA!!!!!!

Ma diciamocela chiaramente, quale paura? E di cosa? Nel rivendicare i miei diritti, in un contesto lavorativo dove sono soggetto ad orari di lavoro stressanti? dove subisco discriminazioni? Dove subisco ricatti? Dove mi fanno violenza psicologica? Beh, se devo avere paura nel rivendicare i miei diritti, allora sto’ in silenzio, consapevole che niente può cambiare e quindi senza diritto di potermi lamentare. Questo si chiama SUBIRE! E questo SUBIRE DEI LAVORATORI, DONA PIU' FORZA AI DATORI DI LAVORO……. DISONESTI!!!!

SUBIRE, ECCO (L’EFFETTO) DELLA PAURA!

Sindacato, un appellativo che oggi confonde!

  Sindacato Autonomo Nazionale Marittimi Non appena si parla di Sindacato, oggi, drizzano i capelli e si accappona la pelle di tutte le pers...