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IL SENSO DI GIUSTIZIA (NELL’ AMBIENTE DI LAVORO), ORMAI PERSO…….
Che cos’è la giustizia? Lo sappiamo davvero? Ci definiamo
sostenitori della Giustizia? Credo fermamente che c’è tanta confusione riguardo
il concetto di giustizia. Io, qui, voglio parlarvi della giustizia, in riferimento
ai luoghi di lavoro. Si, è vero, ci sono tante regole, norme dei C.C.N.L., Leggi
che regolamentano, come applicare la giustizia e tanti altri documenti e
trattati di cui hanno parlato anche in filosofia, vedi Platone, che secondo lui “La giustizia in sé è il bene
supremo per l’anima”, «Socrate, che rispettava la legge
perché era la legge, anche se non la condivideva». Bhè, qui non facciamo
filosofia, ma voglio mettervi a conoscenza, per esperienza diretta, di come è
un orgoglio perseguire la giustizia ed applicarla nella vita di tutti i giorni.
“Io desidero essere giusto, io voglio essere giusto,
io sono giusto”! Cari amici che mi leggete, quello che ho scritto in rosso, in
grassetto e sottolineato, è un Mantra che mi sono ripetuto milioni di volte e
se lo applicate alla vostra vita, comunque essa sia, felice, gioiosa, serena,
apatica, anche quando vi appare buia, vi garantisco che niente e nessuno può
prevalere su di voi, in tutti i rapporti sociali e quindi, anche nel vostro ambiente
di lavoro. Ciò che sostengo, ovviamente, potete constatarlo se col sottoscritto
intrattenete rapporti di amicizia, di lavoro, di consulenza, poiché sono il Presidente
di codesto Sindacato.
Come considerate il vostro rapporto con la vostra azienda ed i
colleghi? Il rapporto con i Sindacati, ritenete sia tenuto secondo giustizia?
Avete avuto bisogno di far intervenire i sindacati per una vostra “giusta causa”?
Bene, di domande su questa linea ve ne sono infiniti, ma un suggerimento che vi
dò, è quello legato al concetto di paura, che dovete assolutamente respingere,
con la forza del coraggio. Questo vi permette di rapportarvi in caso di scontri
con l’azienda dove di questi casi se ne verificano a bizzeffe, tutti i giorni. Come
si svolge un iter che porta al licenziamento? Dopo un primo avvertimento orale
dell’azienda, ne segue un altro scritto, che concretizza il licenziamento. Questo
è l’iter di tante aziende di oggi, dove sindacati di comodo e leggi a favore (Vedi Jobs-Act), hanno permesso l’aumento della disoccupazione.
Dunque, si grida alla giustizia! E come approcciarsi per
ottenere giustizia? La strada è attraverso una tentata conciliazione personale;
poi eventualmente, rivolgendosi ad un sindacato (se si è iscritti);
successivamente bisogna rivolgersi ad un Legale e così inizia l’iter di una
bella causa di lavoro! La giustizia traballa anche nei tribunali e per giunta
fra gli avvocati. Dunque, di chi fidarsi? Eh, bella domanda! Non voglio
scoraggiarvi, siate voi in prima persona, nell’ approcciarvi al sindacato e poi
eventualmente al legale, che deve difendervi, a collaborare attraverso tutte le
pezze di appoggio per impostare la vostra difesa. In tutto ciò, voglio dirvi,
che dovete avere il coraggio di metterci la faccia senza paura di perdere il
vostro posto di lavoro e ve lo do per scontato che posto di lavoro, così,
agendo, non ne perdete!
Artefici della nostra vita, siamo noi stessi! Ve l’ho detto
prima, questa non è filosofia, si chiama azione collaborativa, dove il
lavoratore non è lasciato solo. Oggi, però, quale lavoratore può definirsi tutelato
dai Sindacati? Noi, del S.a.na.mar., per Statuto e Regolamento Aziendale,
abbiamo scelto di fare una strada dove non incroceremo mai il percosso degli
altri Sindacati. Abbiamo la nostra Politica Aziendale e ne siamo orgogliosi. I
nostri iscritti sono la nostra linfa e l’orgoglio di averli con noi, perché attraverso
il loro appoggio, possiamo gridare al mondo di essere sostenitori e fautori
della giustizia per la difesa e la salvaguardia della dignità di tutti i
lavoratori. E noi, nella difesa del lavoratore, siamo al suo fianco!
IL Presidente
Ad Maiora!
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